Odg per la seduta n. 171 della commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali
SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------

13a Commissione permanente
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)


*171ª seduta: giovedì 22 ottobre 2020, ore 9,30


ORDINE DEL GIORNO

IN SEDE DELIBERANTE

Seguito della discussione del disegno di legge:
FERRAZZI ed altri. - Disposizioni per favorire i processi di riciclaggio del polietilentereftalato utilizzato negli imballaggi per alimenti - Relatore alla Commissione MIRABELLI
(Pareri della 1a, della 5a, della 10ª e della 12ª Commissione)
(1745)


IN SEDE REDIGENTE
Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare ("legge SalvaMare") (Approvato dalla Camera dei deputati)
(Pareri della 1a, della 5a, della 6a, della 7a, della 8ª, della 9ª, della 10a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1571)
2. MANTERO ed altri. - Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per il recupero di rifiuti in mare
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 9ª e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(674)
3. Patty L'ABBATE ed altri. - Disposizioni per prevenire e ridurre i rifiuti in plastica per la tutela degli ecosistemi terrestri e marini
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 10a, della 11a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1133)
4. IANNONE ed altri. - Disposizioni per il recupero dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la protezione dell'ecosistema marino
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª e della 9ª Commissione)
(1503)
5. Virginia LA MURA ed altri. - Disposizioni in materia di gestione ecosostenibile delle biomasse vegetali spiaggiate ai fini della tutela dell'ecosistema marino e costiero
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1822)
- Relatrice alla Commissione LA MURA

IN SEDE REFERENTE

Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. FERRAZZI ed altri. - Misure per la rigenerazione urbana
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 7a, della 8a, della 10a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1131)
2. Michela MONTEVECCHI ed altri. - Disposizioni in materia di tutela dei centri storici, dei nuclei e dei complessi edilizi storici
(Pareri della 1a, della 5a, della 7a, della 8a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(970)
3. Nadia GINETTI ed altri. - Misure per la tutela e la valorizzazione delle mura di cinta storiche e relative fortificazioni e torri, dei borghi e dei centri storici
(Pareri della 1a, della 5a, della 7a, della 8a, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(985)
4. Luisa ANGRISANI ed altri - Modificazioni alla legge 6 ottobre 2017, n. 158, in materia di sostegno e valorizzazione dei piccoli comuni e di riqualificazione e recupero dei centri storici dei medesimi comuni
(Pareri della 1a, della 2ª, della 5a, della 7a, della 8a, della 9ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1302)
- Relatori alla Commissione MIRABELLI e Paola NUGNES

IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125, recante misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l'attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020 - Relatrice alla Commissione: L'ABBATE
(Parere alla 1a Commissione)
Parere favorevole
(1970)
PROCEDURE INFORMATIVE

I. Audizione del Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare sul sito di interesse nazionale (SIN) di Venezia - Porto Marghera
Svolta

II. Interrogazione
Svolta
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

LA MURA, CASTELLONE, FERRARA, TRENTACOSTE, CORRADO, LUCIDI, MONTEVECCHI, ANGRISANI, VANIN, PUGLIA, GAUDIANO, MAUTONE, ORTOLANI, URRARO, GIANNUZZI, RICCIARDI, PRESUTTO, DE LUCIA, MARILOTTI, LOMUTI, NATURALE, MANTERO, MORONESE, NUGNES, LANNUTTI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

con delibera n. 124 del 20 marzo 2012 la Regione Campania ha approvato il progetto preliminare del Grande Progetto "Completamento della riqualificazione e recupero del fiume Sarno" del POR Campania FESR 2007-2013, avente quale scopo la mitigazione del rischio idrogeologico e la riqualificazione ambientale del fiume, compresa la rete dei canali e degli affluenti allo stesso connessi;

il grande progetto Sarno (di seguito GPS) è stato sottoposto a VIA e con decreto dirigenziale n. 177 del 2 dicembre 2013 la Regione Campania ha espresso parere favorevole di valutazione di impatto ambientale, su conforme giudizio espresso dalla Commissione VIA, VAS e VI, formulando, tuttavia, talune prescrizioni;

infatti, in sede di valutazione del progetto la Commissione ha riscontrato una serie di criticità derivanti dalla circostanza che gli interventi programmati riguardano un territorio fortemente inquinato. Infatti, il bacino idrografico del fiume Sarno, con legge n. 266 del 2005, è stato individuato come SIN, e successivamente, in forza del decreto ministeriale 11 gennaio 2013, la competenza per le relative operazioni di bonifica è stata trasferita alla Regione Campania;

in particolare, la Commissione, nelle conclusioni istruttorie, ha formulato una serie di prescrizioni, tra cui le seguenti: assicurare la compatibilità ambientale delle acque recapitate nelle opere di laminazione e di derivazione in seconda foce, prima dell'attivazione delle opere stesse; verificare l'effettiva idoneità dei siti autorizzati alla gestione dei materiali movimentati, per le quantità e tipologie indicate in progetto; definire, in fase di progettazione, le modalità di gestione e manutenzione di tutte le opere programmate con indicazione del soggetto istituzionale preposto alle predette attività;

dalle osservazioni formulate dalla Commissione nel Modello IV, contenente le conclusioni istruttorie, emergono evidenti perplessità in ordine alla qualità delle acque da recapitare nelle vasche di laminazione e alla manutenzione delle opere di laminazione, alla gestione dei sedimenti derivanti dal dragaggio, nonché all'individuazione delle specifiche aree interessate dagli interventi programmati;

con riferimento al primo profilo, si evidenzia che il fiume Sarno e i suoi affluenti presentano un elevato livello di inquinamento di natura organica e industriale derivante da scarichi di acque reflue urbane e industriali non depurate. Nessuno dei predetti corpi idrici raggiunge l'obiettivo di stato (potenziale) ecologico di cui all'articolo 4 del Dipartimento qualità agroalimentare, e il torrente Solofrana non raggiunge l'obiettivo di buono stato chimico, come recentemente precisato dal Ministro dell'ambiente in risposta all'interrogazione parlamentare 4-00995, presentata alla Camera dei deputati,

con riguardo al secondo profilo, ovvero a quello della manutenzione delle opere di laminazione, si rileva, innanzitutto, che le vasche attualmente presenti nel bacino idrografico del fiume Sarno versano in condizioni di profondo degrado: sono intasate di rifiuti e ricevono acque fognarie e industriali non depurate, che, a seguito di piogge continue, esondano, inondando i terreni agricoli circostanti;

in una situazione analoga versano da decenni anche i canali. Il Piano regionale di bonifica (PRB) del 2019 evidenzia la presenza nei canali di metalli pesanti, come il cromo, lo zinco, nonché di idrocarburi. In particolare, nel canale Bottaro sono stati rinvenuti berillio, piombo, zinco, stagno, cromo totale, rame, tallio, idrocarburi pesanti, DDTs e PCB. Ciò nonostante, il GPS ne prevede l'ampliamento;

inoltre, a seguito di accertamenti eseguiti nel corso del 2018, con riferimento al canale Fosso Imperatore, sito nei pressi dell'area PIP di Nocera Inferiore, è emerso, da un lato, che gli scarichi sono effettuati in assenza di trattamento o a valle di un trattamento inidoneo o inefficace, e, dall'altro, che la maggior parte delle aziende, che è stata sottoposta a controllo, opera in assenza di AUA e di SCIA;

in data 6 ottobre 2018, la prima firmataria ha eseguito un sopralluogo in prossimità del canale Fosso Imperatore e, constatata una gravissima situazione di degrado ambientale, nei giorni successivi ha provveduto al deposito di un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore;

nonostante il grave stato di inquinamento del bacino idrografico del Sarno sia un dato incontrovertibile, la Regione Campania, a fronte dei rilievi formulati dalla Commissione, ha dichiarato che i fanghi derivanti dal dragaggio sono presuntivamente identificati con codice CER 17.05.06, e le terre e rocce da scavo con il codice CER 17.05.04. Si tratta, come noto, di codici che rispettivamente identificano fanghi di dragaggio e terre e rocce da scavo non pericolosi;

inoltre, sempre a fronte della richiesta di chiarimenti da parte della Commissione circa l'esecuzione delle opere nell'ex SIN, la Regione Campania ha categoricamente escluso che le opere del GPS interessino aree ricadenti nell'ex SIN;

considerato che:

in base al PRB 2013, aggiornato nel 2019, il fiume Sarno è un'Area Vasta (Avellino), ovvero un'area in cui i dati esistenti inducono a ritenere che la situazione ambientale sia particolarmente compromessa, a causa della presenza contemporanea, in porzioni di territorio particolarmente limitate, di più siti inquinati e/o potenzialmente inquinati;

dall'esame del PRB 2019 emerge una diffusa situazione di inquinamento, che interessa il suolo, le acque superficiali e profonde, derivante dagli scarichi fognari e industriali abusivi. Inoltre, alla luce delle tabelle allegate al predetto Piano, che individuano, tra l'altro, i siti potenzialmente contaminati, risulta assolutamente inverosimile che gli interventi del GPS non coinvolgano aree inquinate ricadenti nell'ex SIN;

con decreto dirigenziale n. 75 del 10 giugno 2019 la Regione Campania ha disposto la proroga di cinque anni dell'efficacia del decreto dirigenziale n. 177 del 2 dicembre 2013, con il quale è stato espresso parere favorevole di valutazione di impatto ambientale,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti o di altri elementi al riguardo, e quali iniziative intenda assumere al fine di verificare se i soggetti tenuti a conformarsi alle prescrizioni della Commissione VIA abbiano provveduto ad ottemperare alle stesse;

se ritenga opportuno assumere iniziative volte a chiarire con precisione le aree interessate dalle opere del GPS, al fine di escludere che queste riguardino aree comprese nell'ex SIN;

se, a fronte dell'aggravarsi dello stato di inquinamento del bacino idrografico del fiume Sarno, non ritenga di intraprendere azioni dirette a valutare nuovamente la compatibilità ambientale del GPS.
(3-01051)